Report metà aprile – ritorno del gelo, acacia toscana perduta?

aca gelata 1Meteo e situazione fioriture
Netto crollo delle temperature dal 18 aprile accompagnate da brevi precipitazioni violente e all’ormai immancabile vento dai quadranti nord occinentali.
Questo ritorno dell’inverno ha colpito le piante di acacia ormai fiorite o in procinto di farlo grazie al caldo anamalo della prima metà di aprile.
La situazione meteo prevede un miglioramento per il ponte del 25 aprile ma un successivo peggioramento dovuto da una nuova irruzione artica porterà un ritorno di freddo e precipitazioni sparse.
L’acacia è al momento fiorita in pianura e nelle città e salvo alcune eccezioni, l’importazione è ferma e il perdurare delle basse temperature fino a sabato 22 aprile rende molto difficile la raccolta di nettare in queste zone.

Report fine marzo 2017

17671236 10155145055634556 1304219626 nSituazione fioriture

Dopo l’inverno con temperature sopra la media ma comunque alternate a periodi di freddo più intensi del precedente anno, la primavera sembra finalmente arrivata.
Non mancano tuttavia i ritorni di freddo durante la notte e ciò crea qualche preoccupazione per le famiglie che sono uscite debilitate dall’inverno o che hanno deposto troppa covata rispetto alle riserve di miele stivate.
Complessivamente la stagione sembra in ritardo rispetto allo scorso anno di circa 10 giorni e la variabilità delle famiglie tra stazione e stazione è molto ampia.

Aggiornamento acacia in Toscana

gopr0263Il tempo non è stato clemente: temperature mediamente basse, vento e precipitazioni sparse non hanno confermato il buon raccolto di acacia dello scorso anno.
Al momento la media è sui 10 chili di acacia a famiglia ma in alta quota sopra i 700 metri (pistoiese e Lunigiana) la fioritura sta finendo ed è presto per fare previsioni; tuttavia difficilmente avremo rese in grado di alzare la media regionale.

Report di fine maggio 2015

acaciaSituazione fioriture
Le medie produttive sull’acacia in Toscana si aggirano su un melario e mezzo – due melari.
Le migliori rese si registrano nelle zone di inizio vallata come il pistoiese in bassa collina, inizio vallata del Mugello e Valdarno superiore. In queste zone le rese medie sono state di 2 melari. Peggio nelle zone costiere e in bassa quota in prossimità delle città, in particolare Firenze, in queste aree i fiori sono iniziati a sbocciare a fine aprile ed hanno così incontrato il maltempo che ne ha abbattuto la produzione. Al momento si sta ancora raccogliendo sui 600 metri e anche gli apiari situati sulle pendici ad altezze più basse salgono e raccogliere.

Report metà maggio – avanti così!

Situazione fioriture

quarto melarioAcacia: il bel tempo ha risparmiato l’acacia che in collina sta dando tanto; siamo nel pieno della fioritura sui 500 metri mentre il flusso nettarifero è nettamente in calo, ma sempre presente, nelle zone più basse. Le avverse condizioni meteo, prima col freddo di inizio aprile poi con le precipitazioni, sembrano

Report novembre 2014

corso 2014 01Situazione fioriture
Edera e inula sono ormai sfiorite. Sulla costa, in maremma e in alcune zone interne ad esempio nel volterrano è stato fatto un discreto raccolto del corbezzolo.

Miele 2014 – chi l’ha visto?

smielaturaCome ogni anno l’associazione degli apicoltori professionisti Aapi si riunisce a Modena in un incontro di mezza estate. L’evento rappresenta un’ottima occasione per fare il punto sulla stagione in corso; si valuta l’andamento delle produzioni e si stimano le prime quotazioni di mercato nazionali.

L’Arpat era presente all’incontro; questo è quello che è stato detto:

Report metà maggio e bollettino Iphen

toscana16maggioSituazione fioriture

L’acacia è ormai sfiorita fino a circa i 300 metri ed è stata fortemente condizionata dalle continue piogge e dagli sbalzi termici tra il giorno e la notte. Le fioriture si sono ingiallite in tempi molto brevi.

Report prima metà di maggio – acacia

leo-mic-robinia-pseudoacacia-139La fioritura di acacia è attualmente in corso e non è ancora possibile fare bilanci ne previsioni anche a causa delle incerte situazioni meteorologiche.
L’annata sembra essere peggiore di quella passata, non si prevede quindi il raccolto del 2011.

Gli  apiari posti in zone sotto i 250 m sul livello del mare, dove la fioritura è al termine,  è difficile che arrivino ormai a produrre più di mezzo melario.