Ricomincia il monitoraggio della Velutina 2025

Con l’arrivo della primavera, riparte anche il monitoraggio della Vespa Velutina per il 2025. A partire dal primo marzo, e entro il 5 marzo, tutti i partecipanti dovranno riattivare le trappole per il monitoraggio. Questo  il link al modulo da compilare.

Per questa prima fase del monitoraggio, la compilazione del modulo richiederà solo la risposta alle prime domande, poiché le catture iniziali saranno presumibilmente nulle. Tuttavia, per chi avesse già attivato le trappole in anticipo, sarà possibile registrare eventuali catture direttamente nel modulo.

Come funziona il monitoraggio?

Il monitoraggio della Velutina prevede:

  • Controlli periodici delle trappole;

  • Rinnovo della birra come attrattivo;

  • Invio dei risultati delle catture ogni due settimane:

    • dal 1° al 5° giorno di ogni mese;

    • dal 15° al 20° giorno di ogni mese.

Il monitoraggio coprirà il periodo compreso tra marzo e novembre.

Comunicazioni e supporto

I partecipanti saranno inseriti in un gruppo WhatsApp dedicato, dove riceveranno promemoria sulle scadenze e il link ai moduli per la registrazione delle catture. Inoltre, nel gruppo verrà fornito supporto per il riconoscimento degli insetti e per chiarimenti su eventuali dubbi relativi alle procedure di monitoraggio.

Distribuzione della birra

Presso la sede di Arpat e in altri punti di ritiro che verranno comunicati successivamente, i partecipanti potranno ritirare fino a 18 birre per ogni apiario monitorato. Questo garantirà una corretta esecuzione del monitoraggio con l’attrattivo più efficace per la Vespa Velutina.

Grazie per il vostro impegno nella lotta contro la Vespa Velutina!

Aggiornamento Vespa velutina – venerdì 21 febbraio

Vi aspettiamo venerdì 21 febbraio alle 20:30 su Zoom per un aggiornamento sulla situazione della Vespa velutina in Toscana.

Ringraziando chi di voi ha partecipato e collaborato al progetto di monitoraggio e neutralizzazione dei nidi, nel corso della serata i referenti dell’Università ci restituiranno la fotografia completa della situazione, grazie all’elaborazione dei dati del primo anno. 

Con l’occasione faremo anche il punto sul monitoraggio che ripartirà a marzo per il secondo anno. Ricordiamo che il monitoraggio è fondamentale per la gestione delle specie invasive perchè consente di comprendere la dinamica di diffusione, valutare i risultati delle strategie messe in atto e affinarle per non disperdere risorse preziose.

Se sei socio e vuoi contribuire al monitoraggio per il 2025, puoi registrare il tuo apiario tra le postazioni della rete compilando il modulo a questo link. La registrazione non è necessaria per gli apiari già inseriti nella rete di monitoraggio l’anno scorso.

Il monitoraggio prevede i controlli della trappola, il rinnovo della birra e l’invio dei risultati delle catture ogni due settimane, dal 1° al 5° e dal 15° al 20° di ogni mese, da marzo a novembre compresi.

I partecipanti vengono inseriti in un gruppo whatsapp dove si ricordano le scadenze e vengono condivisi i moduli da compilare per la comunicazione delle catture. Viene inoltre fornito supporto per il riconoscimento e per eventuali dubbi riguardanti il monitoraggio. Presso la sede di Arpat e in altri luoghi che verranno comunicati è possibile ritirare 18 birre per apiario monitorato.

Incontro riservato ai soci che riceveranno una email per accedere all’evento. 

Vespa velutina a Figline valdarno

Oggi, il nostro associato Niccolò Bonechi ha trovato un esemplare maschio di Vespa velutina nel centro urbano di Figline Valdarno (FI). Il calabrone, ormai morente, è stato prontamente raccolto, identificato dai nostri tecnici e segnalato il ritrovamento al portale Stop Velutina.

Questo episodio ci ricorda che, nonostante la stagione invernale, non possiamo abbassare la guardia di fronte a questa specie infestante. La Vespa velutina rappresenta una seria minaccia per le nostre api e per l’apicoltura, ed è fondamentale mantenere alta l’attenzione e segnalare prontamente qualsiasi avvistamento.

Ringraziamo Niccolò per la tempestività e invitiamo tutti gli apicoltori a rimanere vigili anche nei mesi più freddi. Ogni segnalazione è un passo avanti nella lotta contro questo calabrone invasivo.

Webinar Vespa velutina e Vespa orientalis

Vi aspettiamo martedì 5 novembre ore 21:00 su piattaforma Zoom per il webinar “Vespa velutina e Vespa orientalis: strategie di sopravvivenza a confronto.”

Stefano Fenucci, tecnico apistico, farà chiarezza sulle strategie di controllo delle vespe, illustrando le tecniche di lotta ad oggi più diffuse e i metodi sperimentali con un approccio pratico basato sulle esperienze di campo.

Se hai domande da porre puoi anticiparcele compilando il modulo (link), Stefano risponderà durante l’incontro:

Ecco il link per l’iscrizione alla riunione

Dopo l’iscrizione, riceverai un’email di conferma con le informazioni necessarie per entrare nella riunione.

Tecnici in diretta mercoledì 16 ottobre – come prepararsi al meglio per l’invernamento e gettare le basi per la nuova stagione

Vi aspettiamo online mercoledì 16 ottobre alle 21:00 con Tecnici in diretta!

Invernamento: valutazione e interventi mirati sulle colonie
È essenziale valutare scorte, popolazione e stato sanitario delle colonie caso per caso, al fine di predisporle in modo adeguato per affrontare i mesi freddi.

Trattamenti invernali: tempi e modalità
Durante le ultime visite prima della pausa invernale è importante valutare l’infestazione da varroa e pianificare di conseguenza i trattamenti invernali per proteggere al meglio le colonie.

Velutina: aggiornamento e monitoraggio
La diffusione della Vespa velutina ha registrato un notevole incremento nell’ultimo anno. Facciamo il punto della situazione e analizziamo le azioni di monitoraggio e controllo da intraprendere.

Report fine agosto – Verso l’autunno con difficoltà

L’estate sta volgendo al termine, ma il caldo pare destinato a persistere per buona parte della prossima stagione. Fortunatamente, nonostante le numerose giornate di caldo estremo, nettamente sopra le medie stagionali, non abbiamo avuto una stagione siccitosa.
La presenza di precipitazioni, seppur non sufficienti in tutti gli areali toscani, ha dato respiro alle api, permettendo loro di trovare un po’ di scorte e di arrivare ai raccolti autunnali con i nidi non completamente vuoti. Non parliamo certo di un agosto produttivo per le aziende apistiche: le melate di abete e di bosco non sono state raccolte nei melari e neanche il girasole ha reso quanto sperato, ma almeno alcune aziende non hanno avuto la necessità di nutrire in modo consistente.

Purtroppo, l’infestazione di varroa, come avevamo già notato a luglio dai monitoraggi effettuati per il CRT-Unaapi, è stata sopra la media. Abbiamo ricevuto molte segnalazioni da parte dei nostri soci riguardo apiari spopolati già a inizio agosto e dopo i trattamenti. Molte colonie, già pesantemente infestate a inizio estate, se non trattate tempestivamente, non hanno potuto beneficiare di trattamenti efficaci ma lenti, come l’ingabbiamento delle regine con apibioxal gocciolato dopo 24 giorni. 

Non mancano infine spopolamenti “sospetti” che possono essere ricondotti ad avvelenamenti causati da pratiche agricole vicine. In caso di sospetto avvelenamento, esortiamo i soci a contattarci e a congelare tempestivamente eventuali api morte o morenti situate di fronte al predellino di volo.

Attualmente, le operazioni necessarie per una corretta gestione delle colonie riguardano:

  • Verifica delle orfanità: è possibile che alcune regine vengano uccise per un’eventuale sostituzione e che possano essere mal accettate in seguito ai trattamenti. Non è sempre facile acquistare regine feconde in questo periodo e, in ogni caso, l’accettazione non è sempre garantita per colonie orfane da troppo tempo. È quindi necessario valutare se riunire le colonie sprovviste di regina con famiglie numericamente esigue, una volta scongiurata la presenza di patologie.
  • Verifica delle scorte: il clima estivo non fornisce una grande quantità di nettare, quindi è possibile che alcune colonie facciano fatica a formare nuova covata e ad accrescersi. È molto importante che le colonie arrivino alle fioriture autunnali numericamente in forze, per poter stivare buoni quantitativi di nettare per l’inverno e, soprattutto, per poter allevare un numero sufficiente di operaie in grado di superare i mesi invernali. Si dice spesso che la migliore nutrizione primaverile si fa nell’autunno precedente… niente di più vero!
  • Allargare o restringere il nido: valutare se è necessario allargare o restringere il nido in base allo stato delle colonie e delle scorte disponibili. Mantenere le colonie strette al caldo può essere una buona idea nel mese di settembre, con possibili cali termici e accorciamento delle giornate; attenzione però all’edera, che può stimolare le famiglie a costruire oltre il diaframma.

 

  • Monitoraggio del livello di infestazione di varroa: per verificare l’efficacia dei trattamenti estivi e valutare se le colonie siano adeguatamente “pulite” dalla presenza di varroa, è necessario effettuare nuovamente un monitoraggio a 30-40 giorni dalla fine del trattamento estivo tramite uno Zav o un Vec (link). Questo permette di valutare se l’infestazione è sufficientemente bassa per allevare api invernali senza problemi o se si riscontrano infestazioni che richiedano interventi dell’ultimo minuto per abbassare ancora l’infestazione a livelli accettabili intorno al 2-3%, permettendo alla colonia di sfruttare l’ultimo raccolto utile per l’allevamento delle api invernali. Altrimenti, si corre il rischio di vedere spopolate le colonie in novembre e dicembre anche in situazioni meno evidenti di infestazioni comunque eccessive.
  • Vespa velutina: l’autunno è il periodo in cui i calabroni aumentano l’attività di predazione sulle api. Pertanto, è fondamentale, soprattutto in aree anche lontane dal fronte, spendere qualche decina di minuti per attuare il monitoraggio attivo, posizionandosi defilati all’apiario in una posizione comoda da dove osservare i predellini per 20-25 minuti ininterrottamente e senza distrazioni. Questo metodo permette di osservare la presenza in aree con basse o bassissime densità, utile a evidenziare la presenza in areali di nuovo insediamento, dando quindi la possibilità, nell’autunno, di cercare di trovare ed eliminare il nido. In aree infestate o molto infestate, invece, è utile incrementare i trappolaggi massali e predisporre gli apiari con arpe, apparecchi elettrici che permettono di eliminare importanti quantità di velutine che cacciano in apiario, allentando la pressione predatoria e danneggiando i nidi di velutina che, avendo meno operaie, porteranno meno cibo e alleveranno meno regine. Oltre all’effetto benefico per la colonia di api della riduzione di predatori davanti ai predellini, che permette alla colonia di non essere limitata nei voli di raccolta, se ostacolati dalla presenza di molti predatori, che possono portare la colonia a morte da assedio.

Nuovo avvistamento di Vespa velutina in provincia di Firenze

Purtroppo, segnaliamo un nuovo ritrovamento di Vespa velutina nella provincia di Firenze, questa volta in un’area molto più a est rispetto al precedente fronte di espansione.

Il ritrovamento è avvenuto a Grassina, una frazione del comune di Bagno a Ripoli, situata nelle vicinanze del comune di Firenze.

L’esemplare, avvistato mentre era in caccia di fronte a un’arnia in un piccolo apiario, è stato prontamente ucciso dall’apicoltore.

Alla luce di questo nuovo ritrovamento rinnoviamo l’invito ad affiancare, al trappolaggio, anche il monitoraggio attivo per individuare gli esemplari di Velutina che da questo mese intensificano la caccia verso le api in apiario. 

Tecnica di MONITORAGGIO ATTIVO:

Posizionarsi in maniera defilata rispetto alle arnie con visuale sgombra su tutti i predellini e l’area antistante, rimanere in osservazione fermi senza distrarsi e senza svolgere altre attività.
Il tempo necessario per questo monitoraggio è di 20 minuti, fermi guardando il volo davanti alle arnie.

Chi effettuerà il monitoraggio in tutto il territorio toscano ci comunichi il risultanto utilizzando il modulo accessibile dal link.

Oppure attraverso una mail a info@arpat.info contenente le seguenti informazioni: nome cognome, località apiario (MEGLIO SE SONO INDICATE LE COORDINATE), data monitoraggio, ora di inizio monitoraggio, minuti monitoraggio, n di V.velutine ossevate.

Contattateci tempestivamente per ogni avvistamento positivo o sospetto.

Nuovo ritrovamento di V. velutina in provincia di Grosseto

Purtroppo segnaliamo un nuovo ritrovamento di Vespa velutina a Scarlino in provincia di Grosseto. 

L’esemplare è stato ritrovato all’interno di una trappola collocata da un nostro socio in prossimità di un apiario. 

Questa postazione di monitoraggio rientra nell’ambito del Progetto Velutina Toscana che vede la partecipazione dei soci Arpat e di quelli delle altre due associazioni regionali, Toscana Miele e Aapt.

Dopo il ritrovamento di un esemplare di Vespa velutina maschio lo scorso autunno, questo è il secondo ritrovamento nella provincia di Grosseto. 

Dato la veloce diffusione del calabrone nel territorio toscano esortiamo nuovamente i nostri soci ad effettuare il monitoraggio attraverso l’installazione di trappole in apiario.

Grazie al monitoraggio è possibile determinare la presenza del calabrone nel territorio e intervenire con maggior tempismo per limitarne la diffusione.  

Vespa velutina: è tempo di nidi primari

Con l’avanzare della primavera, progredisce lo sviluppo della Vespa velutina, il calabrone asiatico che sta colonizzando il territorio toscano a partire dalle province più settentrionali e che rappresenta una seria minaccia per le api e per la biodiversità dell’entomofauna.

È questo il momento di tenere gli occhi aperti per individuare i nidi primari, un’occasione preziosa per eliminare una regina fondatrice e ostacolare lo sviluppo di un futuro nido secondario, ben più grande e difficile da neutralizzare.

Infatti, a differenza dei nidi secondari, i nidi primari sono piccoli, delle dimensioni di una pallina da ping-pong all’inizio dello sviluppo, poi grandi come un’arancia. Solitamente sono posizionati in luoghi protetti e accessibili come cataste di legna, capanni e tettoie.

In questi stessi ambienti è possibile rinvenire anche i nidi del calabrone autoctono Vespa crabro o della Vespula germanica da cui sono indistinguibili in assenza dell’insetto.

È quindi molto importante non distruggere il nido se non dopo aver atteso l’adulto, per scoprire a quale specie appartenga e perché altrimenti andrebbe a ricostituire il nido altrove, con l’unico risultato di ritardarne lo sviluppo di qualche giorno o settimana.

Ricordiamo che rispetto al nostro calabrone la Vespa velutina è più piccola e più scura; ha una banda gialla-arancione verso la parte terminale dell’addome e le estremità delle zampe sono colorate di giallo.

A maggio nei nidi primari è solitamente riscontrabile la presenza della regina fondatrice, più rara la presenza di operaie già nate. Agli inizi di giugno nelle zone più calde i nidi primari cominciano ad essere popolati dalle prime operaie.

Se pensi di aver individuato un nido di Vespa velutina contattaci al 3457142222 oppure segnalalo su www.stopvelutina.it.

Simona Pappalardo

Telaino a fuco, sciamatura, produzioni e Velutina con i Tecnici in diretta

Mercoledì 17 aprile ore 21:00 vi aspettiamo a Tecnici in diretta dove affronteremo importanti tematiche apistiche di attualità:

  • I primi raccolti(?) – come stà iniziando la stagione?
  • Situazione delle famiglie e andamento meteo.
    Ripercorreremo le settimane trascorse e dando uno sguardo alle previsioni faremo il punto su come affrontare la situazione in funzione di obbiettivi e potenzialità della stagione.
  • Favo a maschio… e altre tecniche per monitorare e gestire la sciamatura
    Analizzeremo l’utilizzo del favo a maschio come tecnica di monitoraggio della sciamatura e ci confronteremo su altre tecniche di gestione come scellatura salasso e ingabbio.
  • Nidi primari di Vespa velutina come riconoscerli e come operare correttamente

I soci riceveranno una email per accedere all’evento, vi aspettiamo!