Report marzo

29216829 10156166870389556 8279422947718856704 oMeteo
Dopo gli scorsi anni con inverni caldi e una stagione vegetativa nettamente anticipata, ci troviamo di fronte ad un marzo con temperature sotto la media e precipitazioni abbondanti.
Ad inizio del mese corrente una gelata ha coinvolto tutta Europa ed ha portato precipitazioni nevose anche sulle isole toscane. In seguito a questo crollo delle temperature la seconda parte del mese sta alternando precipitazioni, temperature miti e un nuovo ritorno delle basse temperature.

Report fine gennaio – prematuri risvegli primaverili

noccioloMeteo
Nel corso dell’inverno 2017-2018, a differenza degli ultimi due anni, abbiamo avuto in Toscana una situazione più dinamica con alternanza di periodi di freddo non eccessivo ma prolungato, giornate con temperature sopra la media e, finalmente, un po’ di pioggia. Le precipitazioni tuttavia, sebbene nell’arco appenninico ci siano state, continuano a scarseggiare su costa e isole.

Report inizio aprile – caldo, vento e acacia in anticipo

17916619 10155190354644556 1760635664 oFioriture e meteo

Temperature diurne sopra la media, scarse precipitazioni, vento costante e basse temperature notturne impediscono alle api di salire a melario.
Non mancano comunque i primi melari sparsi di erica nel grossetano e il millefiori con prevalenza di ciliegio in collina ma, secondo le prime stime, le medie produttive risultano inferiori allo scorso anno.
La colza è in fioritura ma nel valdarno alcuni apicoltori sono stati costretti ad allontanare le api a causa dei trattamenti fitosanitari su queste colture.
Approfittando della bolla di calore diurna la fioritura dell’acacia, che sembrava in ritardo rispetto alla passata stagione, ha fatto un balzo notevole:

Report fine marzo 2017

17671236 10155145055634556 1304219626 nSituazione fioriture

Dopo l’inverno con temperature sopra la media ma comunque alternate a periodi di freddo più intensi del precedente anno, la primavera sembra finalmente arrivata.
Non mancano tuttavia i ritorni di freddo durante la notte e ciò crea qualche preoccupazione per le famiglie che sono uscite debilitate dall’inverno o che hanno deposto troppa covata rispetto alle riserve di miele stivate.
Complessivamente la stagione sembra in ritardo rispetto allo scorso anno di circa 10 giorni e la variabilità delle famiglie tra stazione e stazione è molto ampia.

Report fine ottobre

ape4Situazione fioriture
L’importazione di edera salvo rare piante tardive è terminata. L’edera, tipica fioritura autunnale, come molte specie che fioriscono in questo periodo fioriscprima in quota, poi progressivamente fino alla costa. Nelle zone vocate ha permesso alle api di importare buoni quantitativi di nettare nel nido lasciando i melari, salvo pochissime eccezioni, vuoti.

Report giugno 2016

tiglioSituazione fioriture
Dopo maggio anche la prima metà di giugno è stata caratterizzata da un meteo molto variabile sia dal punto di vista delle temperature che delle precipitazioni. Questa instabilità prolungata ha compromesso anche la fioritura di acacia in alta quota.

Aggiornamento acacia in Toscana

gopr0263Il tempo non è stato clemente: temperature mediamente basse, vento e precipitazioni sparse non hanno confermato il buon raccolto di acacia dello scorso anno.
Al momento la media è sui 10 chili di acacia a famiglia ma in alta quota sopra i 700 metri (pistoiese e Lunigiana) la fioritura sta finendo ed è presto per fare previsioni; tuttavia difficilmente avremo rese in grado di alzare la media regionale.

Report febbraio

mandorloSituazione fioriture
Nei mesi di dicembre e gennaio le api hanno assisto alle fioriture di mandorlo giapponese, viburni, lonicere invernali, narcisi, crisantemi e salvia. Anche a febbraio le temperature continuano a mantenersi sopra la media favorendo molte fioriture previste nel mese di marzo; la stagione pare infatti essere di tre settimane in anticipo rispetto agli scorsi anni.

Report inizio gennaio

nespolo apeStato delle fioriture
Le temperature nettamente sopra la media e la quasi totale assenza di precipitazioni hanno spinto le bottinatrici ad uscire per cercare fonti alimentari. Le api sono spesso tornate con nettare e soprattutto polline anche se nella maggior parte dei casi il raccolto non ripagava lo sforzo impiegato per l’approvvigionamento.

Report di fine maggio 2015

acaciaSituazione fioriture
Le medie produttive sull’acacia in Toscana si aggirano su un melario e mezzo – due melari.
Le migliori rese si registrano nelle zone di inizio vallata come il pistoiese in bassa collina, inizio vallata del Mugello e Valdarno superiore. In queste zone le rese medie sono state di 2 melari. Peggio nelle zone costiere e in bassa quota in prossimità delle città, in particolare Firenze, in queste aree i fiori sono iniziati a sbocciare a fine aprile ed hanno così incontrato il maltempo che ne ha abbattuto la produzione. Al momento si sta ancora raccogliendo sui 600 metri e anche gli apiari situati sulle pendici ad altezze più basse salgono e raccogliere.