Giovedì 29 giugno e’ stato rinvenuto un esemplare di V. velutina nelle trappole poste in prossimità dell’apiario dove il 27 giugno era stata avvistata per la prima volta la V. velutina in Toscana.
Venerdì 30 giugno un team composto dalla professoressa Rita Cervo e dal dott. Federico Cappa (Università di Firenze – Dip.to Biologia), dal dott. Antonio Felicioli (Dipartimento di Scienze veterinarie dell’Università di Pisa, referente locale della rete scientifica di Stop Velutina), dal dott. Enrico D’Addio (Veterinario), dal tecnico Arpat Michele Valleri e da apicoltori della zona si sono recati nell’apiario di Teodoru Miscoci, l’apicoltore che per primo ha rilevato la presenza di Vespa velutina in Toscana.
Nel corso della giornata sono stati avvistati due esemplari di Vespa velutina di cui uno intento a predare le api in prossimità delle arnie.
L’attività predatoria, ancora fortunatamente contenuta, può confermare la presenza di un nido primario nelle vicinanze. L’aver individuato a fine giugno la presenza di V. velutina permette un certo margine di azione per poter individuare il nido e debellarlo prima della formazione di altre regine. Resta da capire se la presenza del calabrone a 150 km dal focolaio sia un caso isolato o meno.Nella serata di venerdì 30 si svolto a Camaiore l’incontro organizzato da ToscanaMiele, Arpat e Aapt che ha visto la presenza di oltre 100 apicoltori. Durante l’ incontro si è sottolineato l’importanza di incrementare le stazioni di monitoraggio in Toscana in particolare nelle zone vicine al rilevamento.
Nei prossimi giorni sono previsti sopralluoghi nell’apiario attaccato dal calabrone per poter individuare il nido prima che sia troppo tardi.
Ringraziamo il team di Stop Velutina, gli apicoltori che stanno effettuando il monitoraggio e l’apicoltore Teo (foto) che ha individuato per primo il calabrone nel suo apiario.