Si trasmette la seguente lettera, a firma delle tre associazioni regionali apistiche, indirizzata all’Assessore all’Agricoltura della Regione Toscana Dott. Marco Remaschi per segnalare la pesante situazione che grava sull’apicoltura regionale a causa del disastroso inizio stagionale.
L’andamento climatico è con tutta probabilità il principale responsabile del crollo produttivo del miele; la siccità protratta fino a marzo e successivamente le precipitazioni continue accompagnate da vento e crolli termici stanno compromettendo la produzione di nettare da parte delle piante e di conseguenza la sopravvivenza degli alveari.
Tutte le numerose fioriture primaverili importanti per le api, prima tra tutte l’acacia sono venute a mancare sia in pianura che in collina. Sebbene sia prematuro parlare di rese le associazioni apistiche stimano un perdita di produzioni di miele primaverili tra il 50 e il 70%.
Dal sito della Regione Toscana
“Questo situazione, come rappresentato in una nota all’assessore regionale all’agricoltura dalle associazioni apistiche maggiormente rappresentative della Toscana, comporta inoltre continui e costosi interventi degli apicoltori per nutrire artificialmente gli alveari e poter quantomeno salvare parte degli stessi; inoltre alla mancata produzione di miele si aggiunge per gli allevatori di api regine una riduzione delle percentuali di fecondazione che risultano inferiori al 20% (i valori normali e accettabili sono in genere superiori all’80%).
Il comparto dell’apicoltura chiudeva il 2018 con un andamento produttivo soddisfacente dopo la crisi del 2017; sulla base dei dati delle rese produttive e del numero di alveari in Banca Dati Apistica nazionale, l’Osservatorio nazionale del miele ha stimato la produzione nazionale del 2018 in circa 22.000 tonnellate, quindi un’annata produttiva complessivamente accettabile anche se con forti disomogeneità a livello territoriale; per la Toscana la produzione 2018 è stata stimata in circa 3.000 tonnellate.
La situazione attuale riporta il comparto apistico in una emergenza, seguita con preoccupazione dalla Regione Toscana che, nella persona dell’assessore all’agricoltura, incontrerà nel prossimi giorni, le associazioni apistiche rappresentative degli apicoltori della Toscana che hanno manifestato la necessità di intervenire con misure di sostegno agli apicoltori per fronteggiare questa situazione emergenziale. L’assessore sta inoltre valutando, in considerazione della portata del fenomeno che coinvolge l’intero territorio nazionale, di investire della problematica la conferenza Stato-Regioni al fine anche di valutare possibili interventi normativi in materia, a partire dalla legislazione vigente sulle calamità naturali”.