varroa covataIl Centro di Referenza Tecnico per le Patologie Apistiche (CRT-PA Unaapi), propone anche per il 2014 il monitoraggio dell’infestazione da varroa negli alveari italiani.

La rete di rilevatori, costituita da tecnici ed apicoltori, misurerà e attraverso la compilazione di un apposito modello on-line comunicherà il grado di infestazione di apiari dislocati su tutto il territorio nazionale.

Per poter correttamente interpretare i dati, i rilevamenti verranno eseguiti in determinati periodi (10-20 giugno, 10-20 luglio, 10-20 settembre e 10-20 ottobre) con il metodo dello zucchero a velo (ZAV).

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ZAV

Uno degli strumenti da poter utilizzare nella lotta integrata alla varroa è la misurazione del grado di infestazione sulle api adulte, effettuata utilizzando il test dello zucchero a velo (L’Apis n° 5/2012). A più di due anni dalla descrizione del metodo e della proposta di utilizzo, sia a livello aziendale che associativo, proviamo a trarre alcune prime impressioni.

  • Velocità e facilità di esecuzione:

bastano pochi minuti, ed essere eseguito anche in contemporanea ad altre operazioni apistiche che richiedono l’apertura degli alveari. Anche operatori con poca esperienza possono facilmente eseguire il test.

  • Percezione immediata del grado di infestazione:

al di là della percentuale di infestazione, peraltro facilmente calcolabile, le varroe “cadono” e la gravità dell’infestazione diventa evidente. Infestazioni del 5%, già in grado di causare danno economico, e non percepibili dall’apicoltore, sono invece ben evidenziate dalle 15 varroe che si materializzano nel piatto!

Una prima analisi dei dati provenienti dal monitoraggio nazionale, effettuato da CRT Patologie apistiche dell’Unaapi, ci permette di valutare l’incremento della % di infestazione nel tempo. Misurazioni effettuate nel 2012 e 2013 su tutti gli alveari di diversi apiari, ripetute a distanza di un mese indicano, nei mesi di giugno e luglio un incremento dell’infestazione sulle api adulte di 4 volte/ mese (il 2% in un mese diventa 8%). Incremento non giustificato dalla sola riproduzione delle varroe, che come sappiamo raddoppia ad ogni ciclo di covata, e neanche completamente spiegabile dal calo di popolazione o di covata negli alveari, che in questo periodo non è ancora così marcato (almeno negli areali in cui si sono svolte le prove), probabilmente entrano in gioco fattori comportamentali delle varroe, come ad esempio l’allungamento del periodo foretico.

Idee e proposte sull’uso dei dati di monitoraggio:

  • A livello aziendale: tratto o raccolgo?

Spesso, ed il 2013 lo conferma in pieno, al momento di effettuare i trattamenti estivi (luglio, agosto) le api stanno ancora raccogliendo, e agli apicoltori si presenta l’eterno dilemma: continuare a raccogliere o iniziare i trattamenti? Non sono pochi quelli che si sono affidati al test per capire se le proprie famiglie potevano aspettare qualche giorno in più, oppure l’infestazione era già oltre la soglia di danno.

  • Posso graduare il trattamento in base alla % di infestazione?

Si, è possibile pensare di eseguire trattamenti più “leggeri” in caso di infestazione bassa, o viceversa più “pesanti” con infestazioni elevate. Così come è possibile in caso di infestazioni elevate, rilevate precocemente in stagione, mettere in atto trattamenti tampone prima di arrivare al trattamento vero e proprio.

  • A settembre verifica efficacia del trattamento estivo:

Settembre ed ottobre sono mesi essenziali per le api, che devono prepararsi per l’inverno, sono proprio le api che si formano in questo periodo che dovranno vivere più a lungo e permettere la ripresa nella prossima stagione. La verifica della percentuale di infestazione con lo zucchero a velo, permette di capire se l’infestazione è sotto la soglia di sicurezza e non in grado di danneggiare le api, ed in definitiva di verificare l’efficacia dei trattamenti estivi eseguiti.

Ai seguenti link è visibile la corretta esecuzione della metodica:

Il video Arpat

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Il video Unaapi

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