L’inanellarsi di stagioni negative, caratterizzate da scarse produzioni di miele e alta mortalità delle colonie, ha intensificato il fenomeno dei furti di alveari che, per queste condizioni, acquistano maggior valore sul mercato.
Il furto e il danneggiamento di materiale apistico è
un gesto criminale gravemente dannoso per un’azienda: al valore del bene, si deve aggiungere la mancata produzione e il lavoro che viene di fatto vanificato al momento del furto.
Arpat da anni si impegna nell’identificazione dei migliori sistemi di antifurto per la messa in sicurezza degli apiari e promuove, insieme alle associazioni apistiche toscane, con l’attiva collaborazione dei preposti uffici regionali, momenti di incontro tra apicoltori e forze dell’ordine.
Vogliamo ricordare quanto il fenomeno dei furti sia deleterio per il nostro settore ed auspichiamo che tutti i soggetti in campo collaborino e si impegnino ad arginare ogni attività criminale contro gli apicoltori toscani. Pertanto invitiamo a segnalarci il furto per avere dati più precisi sulle aree più a rischio e a denunciare l’accaduto presso il Comando unità per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare dell’Arma dei Carabinieri.