Il concorso Grandi Mieli d’Italia – 3 Gocce d’Oro si svolge ininterrottamente a Castel san Pietro dal 1981 e rappresenta il concorso di miele nazionale più importante e partecipato d’Italia.
Nell’edizione 2018, con 1124 mieli presentati al Concorso da parte di 482 Apicoltori, si è raggiunto il record di adesioni.
Questi numeri in primo luogo testimoniano l’efficace azione di monitoraggio e miglioramento della qualità dei mieli svolta dall’Osservatorio Nazionale Miele (tra i promotori dell’evento) ma sono anche indice di una stagione apistica nel complesso positiva (almeno per le produzioni di miele del centro-nord).
I mieli partecipanti al concorso sono stati premiati domenica 16 settembre a Castel san Pietro (BO) dopo essere stati analizzati dal punto di vista chimico-fisico dal laboratorio Floramo di Cuneo. Successivamente i mieli conformi all’esame chimico-fisico vengono sottoposti all’analisi sensoriale attraverso un panel composto da 75 esperti iscritti all’albo degli Ambasciatori dei Mieli e coordinato dalla dottoressa Lucia Piana.
I mieli vengono premiati sulla base del punteggio sensoriale ottenuto (da zero a 100) e suddivisi in tre fasce di range qualitativi: 1,2 o 3 gocce d’oro per i mieli che hanno ottenuto il punteggio più alto nella rispettiva categoria di appartenenza, a condizione che avessero raggiunto un minimo di 83,0 punti e solo se la categoria era costituita da almeno 8 prodotti in gara.
Com’è andata la Toscana
Domenica 16 settembre sono stati premiati 16 mieli con le “Tre Gocce d’oro”, 158 mieli con le “Due Gocce d’oro” e 252 con “Una Goccia d’oro”.
Discreto il bottino della Toscana che ha partecipato con 45 campioni di miele di cui ben 23 andati a premio: 11 riconoscimenti “2 gocce d’Oro” e 12 campioni premiati con la “goccia d’Oro”.
Questi sono i vincitore delle “2 gocce d’Oro”
…e questi i vincitori della “goccia d’Oro
Interessante notare come quasi tutti i campioni di miele (13 su 15) appartenenti alla categoria Acacia (Robinia), siano andati a premio. Ciò testimonia un crescente affinemanto, da parte delle aziende, delle tecniche per ottenere un monoflora con altri standard di purezza; peccato che le produzioni non siano state allo stesso modo eccezionali a causa di una lenta ripresa delle famiglie a primavera.
E’ andata peggio al castagno con soli tre mieli premiati su 9 a causa della presenza di altri nettari fioriti tra giugno e luglio che sono andati a mischiarsi al monoflora.
Il millefiori toscano, grazie alle buone produzioni su tutto il territorio tra maggio e luglio, si è imposto con 5 premi su 11 campioni presentati.
Degni di nota i riconoscimenti ai monoflora “particolari” quali l’amorfa (Indaco bastardo) e la melata d’abete.
Data l’importanza apistica e l’elevato numero di aziende residenti a Lucca e Pistoia era prevedibile che il maggior numero di mieli premiati provenisse da queste province.
Cogliamo l’occasione per congratularci con tutti gli apicoltori toscani che hanno partecipato al concorso e ricordiamo i che siete ancora in tempo per partecipare al concorso dei mieli toscani Dolce Vernio.