Purtroppo dobbiamo riportare l’ennessimo atto vandalico contro api e apicoltori in provincia di Pistoia.
Un apicoltore nostro socio il 6 maggio ha rinvenuto 32 alveari ribaltati pronti per l’immente produzione di acacia. Oltre al danneggiamento delle colonie vi è quindi un ingente danno produttivo in quanto le famiglie colpite, anche nel caso non siano irrimediabilmente compromesse, difficilmente arriveranno a produrre miele nel breve periodo.
Sebbene al momento non sia stato individuato un colpevole facciamo purtroppo fatica a credere che un atto di tale portata non sia stato compiuto da un “apicoltore” geloso del lavoro altrui o convintuo di poter essere l’unico ad aver il diritto di lavorare nel territorio; ciò rende ancora più difficile accettare l’accaduto.
“Non ci stancheremo mai di rimarcare, come già fatto in occasioni di episodi analoghi precedenti, che il furto e il danneggiamento di materiale apistico è un gesto criminale gravemente dannoso per un’azienda: al valore del bene, si deve aggiungere la mancata produzione e tutto il lavoro che viene di fatto vanificato al momento del furto”.
La nostra associazione da anni è impegnata nella valutazione dei migliori sistemi di antifurto per la messa in sicurezza degli apiari e, insieme alle altre associazioni apistiche toscane, con l’attiva partecipazione dei preposti uffici regionali, ha promosso un’attiva collaborazione con le forze dell’ordine per sollecitare la segnalazione di questi negativi episodi.
Vogliamo ricordare quanto il fenomeno dei furti sia deleterio per il nostro settore ed auspichiamo che tutti i soggetti in campo collaborino e si impegnino ad arginare questo tipo di attività criminale. Pertanto invitiamo a segnalarci il furto per avere dati più precisi sulle aree più a rischio, ma prioritariamente vi invitiamo a denunciare l’accaduto rivolgendovi alla stazione più vicina del Comando unità per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare dell’Arma dei Carabinieri.