Dal 29 gennaio al 2 febbraio 2025, a Varese, si è tenuto il 39° Congresso dell’Associazione Apicoltori Professionisti Italiani (AAPI), evento di riferimento per il settore apistico nazionale. L’incontro ha riunito esperti, aziende e ricercatori, offrendo un’occasione per aggiornarsi sulle nuove sfide dell’apicoltura professionale. Questi alcuni dei principali temi trattati.
La lotta alla varroa: efficacia dell’acido formico e nuove strategie “blocco” della regina
Uno dei temi centrali del congresso è stato il controllo della varroa, parassita che minaccia la sopravvivenza delle colonie. Un’analisi dettagliata è stata condotta su due trattamenti con acido formico attraverso i lavori di Giovanni Cecchi tecnico Arpat.
Oltre ai trattamenti acaricidi, il tecnico Arpat Paolo Betti ha presentato un’innovazione, l’uso dell’anello per il blocco della covata. Questa tecnica, già sperimentata in Cina, impedisce alla regina di inarcare l’addome per la deposizione delle uova, bloccando così temporaneamente la covata senza causare il deperimento dell’insetto. Il metodo ha mostrato risultati promettenti nella gestione della varroa, anche se l’applicazione pratica risulta ancora complessa.


La deumidificazione del miele: una sfida crescente per gli apicoltori
Il congresso ha dedicato ampio spazio alla gestione dell’umidità nel miele, un fattore critico per la qualità del prodotto finale. Le api riducono l’umidità del nettare attraverso la ventilazione attiva e l’evaporazione notturna, ma i cambiamenti climatici stanno rendendo questo processo sempre più difficile. Il riscaldamento globale porta notti più calde e umide, limitando la capacità di eliminare l’acqua in eccesso, con il rischio di fermentazione del miele.
Per affrontare questo problema, si stanno studiando nuove soluzioni, tra cui:
- Uso di ventilatori e deumidificatori nei locali di stoccaggio.
- Ottimizzazione della ventilazione delle arnie per migliorare il processo di evaporazione.
Le sfide economiche dell’apicoltura e le misure di sostegno al settore
Il convegno ha affrontato le difficoltà economiche che il settore sta vivendo a causa dell’aumento dei costi di produzione, della competizione sui mercati internazionali e della riduzione della produzione dovuta ai cambiamenti climatici. Tra le soluzioni discusse:
- L’alimentazione di soccorso per le api, approvata dalla Commissione Europea, con contributi fino al 50% della spesa ammissibile.
- Un fondo straordinario da 10 milioni di euro per le aziende apistiche, destinato ad allevamenti con più di 104 alveari.
- Una campagna promozionale sul miele con il coinvolgimento di ISMEA e MASAF, che prevede attività di comunicazione sui social media, video educativi e degustazioni.
Il ruolo dell’analisi del DNA nella lotta alla contraffazione del miele
Uno dei temi più innovativi è stato l’utilizzo dell’analisi del DNA per garantire la qualità del miele. Questo metodo, permettendo di:
- Identificare la provenienza botanica e geografica del miele.
- Rilevare la presenza di patogeni delle api.
- Scoprire eventuali adulterazioni con zuccheri estranei.
Un caso eclatante presentato al congresso riguarda il sequestro di 22 tonnellate di miele contraffatto proveniente da vari paesi, tra cui Romania, Ungheria, Turchia e Cina. L’analisi del DNA ha permesso di identificare le adulterazioni con zuccheri industriali, mettendo in evidenza la necessità di maggiori controlli a livello europeo.
Impatti dei cambiamenti climatici sull’apicoltura
Negli ultimi anni, l’apicoltura ha dovuto affrontare le conseguenze dei cambiamenti climatici, con eventi meteorologici estremi che hanno influenzato negativamente le produzioni. Nel 2024, la produzione di miele ha registrato un forte calo, con raccolti medi per alveare drammaticamente bassi. La presenza di nuovi predatori, come la Vespa velutina, e l’aumento dei costi operativi legati alla nutrizione di soccorso per le api hanno ulteriormente aggravato la situazione.
Gianni Alessandri, presidente di AAPI, ha descritto questa fase come una “tempesta perfetta”, evidenziando come le api siano indicatori sensibili dei cambiamenti climatici in atto.
Conclusioni
Il 39° Congresso AAPI ha rappresentato un’importante occasione di aggiornamento per gli apicoltori italiani, affrontando temi chiave per il futuro del settore. Le sfide legate alla gestione della varroa, alla qualità del miele e alle difficoltà economiche richiedono soluzioni innovative e supporto istituzionale. Le nuove tecnologie, come l’analisi del DNA e le tecniche avanzate di gestione delle colonie, offrono strumenti preziosi per affrontare le complessità dell’apicoltura moderna, garantendo al contempo la qualità e l’autenticità del miele italiano.