Care Socie e cari Soci,
scrivo queste righe per augurarvi un felice anno nuovo e condividere alcune riflessioni.

Un mese fa ci siamo ritrovati in tanti al tradizionale Convegno di fine anno dell’Apicoltura Toscana: penso sia stato un momento bello e importante. Trovarsi numerosi nella sede della Regione Toscana, insieme alle Istituzioni, per parlare con competenza e passione di insetti impollinatori, api, miele e delle tante problematiche che ci riguardano è stato significativo.

Da anni ci confrontiamo con numerose difficoltà: produzioni in calo, mercati complicati, costi di produzione in aumento, patologie, predatori… eppure dimostriamo di essere un settore vivo! Continuiamo a resistere e a trovare la forza e la capacità di affrontare le nuove sfide.

 

Certo, le preoccupazioni sono tante. A chi di noi non è mai passato per la mente, almeno una volta, di abbandonare e gettare la spugna? Sono sicuro che molti ci hanno pensato, ma finora abbiamo trovato la determinazione per continuare.

Molti di noi stanno riorganizzando la propria attività, adottando gestioni degli alveari che permettano di affrontare i cambiamenti climatici e l’aumento dei costi di produzione, diversificando le produzioni e cercando nuove strade per proporre i propri prodotti.

Mai come in questo momento, credo che le associazioni abbiano un ruolo fondamentale nel supportare gli apicoltori e rappresentarli. Voglio garantirvi che Arpat sta mettendo il massimo impegno nell’affrontare e cercare di risolvere le varie problematiche. Negli anni, Arpat è cresciuta fino a diventare una delle associazioni più efficaci nel supporto ai soci, grazie a un gruppo di tecnici e collaboratori competenti, che desidero ringraziare di cuore.

Un ringraziamento speciale va anche a tutti i consiglieri che, ormai da anni, collaborano con me per guidare l’Associazione, rappresentando le esigenze del corpo sociale e dell’apicoltura in generale.

Arpat da tempo si impegna per sottolineare quanto il ruolo degli apicoltori sia cruciale. Non tutti hanno la consapevolezza che la nostra sia un’attività agricola ed economica di grande valore. Produciamo prodotti di qualità e garantiamo una presenza capillare delle api sul territorio, essenziale per l’impollinazione e per il mantenimento dell’ambiente e delle produzioni agricole. Questo ruolo è ancora più importante in un momento in cui i cambiamenti climatici, l’uso di pesticidi e lo sfruttamento del suolo hanno ridotto drasticamente le popolazioni di pronubi selvatici.

Per questi motivi è giusto e necessario che le Istituzioni sostengano il settore. La Regione Toscana ha già dimostrato sensibilità in questo senso e sono sicuro che continuerà a farlo. Questo ottimismo nasce dal confronto costruttivo che portiamo avanti da anni con i rappresentanti della Regione Toscana.

Vorrei ringraziare la Vicepresidente e Assessore all’Agricoltura della Regione Toscana, Stefania Saccardi, insieme al dottor Gennaro Giliberti e a Riccardo Buti, per la loro partecipazione al nostro convegno di fine anno e, più in generale, per la disponibilità nell’affrontare le problematiche dell’apicoltura.

L’Assessore Saccardi ha ribadito, durante il nostro Convegno, la volontà di sostenere azioni di valorizzazione delle produzioni apistiche del nostro territorio e di essere un interlocutore attivo con la grande distribuzione. Ricordo che attualmente una nota catena della GDO continua a proporre miele di varia origine (italiana, ungherese, ecc.) etichettandolo come “Prodotto in Toscana”. Questo non è più accettabile!

Inoltre, l’Assessore si è resa disponibile, qualora necessario, a verificare la possibilità di incrementare la dotazione finanziaria per la Misura Agro-climatico-ambientale Aca 18, dedicata agli impegni per l’apicoltura. Questa misura è importante non solo perché riconosce il nostro ruolo nella tutela della biodiversità, ma anche perché potrebbe offrire un sostegno economico alle aziende apistiche toscane.

Un aiuto significativo è previsto anche per il 2025, con il contributo straordinario a livello ministeriale ottenuto grazie all’impegno della nostra rappresentanza nazionale.

A prescindere dagli aiuti, ciò che mi rende davvero fiducioso è la straordinaria capacità di resilienza che il nostro settore continua a dimostrare. Questo mi riempie di orgoglio e mi fa guardare al futuro con speranza.

Auguro a tutti voi un Buon 2025! 

Duccio Pradella