Riportiamo il comunicato del direttivo Aapi (associazione apicoltori professionisti italiani) che quest’anno organizza, con la collaborazione di Arpat e Unaapi, il Congresso Aapi in Toscana dal 29 gennaio al 2 febbraio a Grosseto.
Erano anni che il convegno non si svolgeva in Toscana e data l’importanza dell’evento e l’attualità dei temi trattati invitiamo caldamente i nostri soci, e tutte le persone che hanno a cuore api e apicoltura a parteciparvi. Di seguito alcuni link utili per partecipare.
“Cari Colleghi
La Toscana, terra meravigliosa, è pronta per ospitare il nostro 36° convegno che si terrà a Grosseto dal 29 gennaio al 2 febbraio 2019: cinque giornate di grande interesse per provare a ri-programmare, in maniera ragionata, il nostro futuro di apicoltori professionali.
Negli ultimi dieci anni la nostra attività è stata condizionata fortemente sia sotto il profilo economico che sociale: il mercato in un primo momento ci ha premiati garantendo un prezzo adeguato alle nostre produzioni ma da circa due anni, influenzato in modo negativo da importazioni selvagge, ha fatto rilevare un abbassamento dei prezzi al produttore ed un appiattimento delle varietà e qualità di miele proposte al consumatore. Non dimentichiamo che negli anni abbiamo investito molto sull’italianità del nostro miele e che la valorizzazione di oltre 40 tipologie diverse spesso è diventata un punto di forza per molte aziende. Vi sono, inoltre, un insieme di problemi complessi e preoccupanti che mettono in evidenza alcune debolezze strutturali del comparto, come la mancata attuazione di azioni di tutela e l’assenza pressoché totale di coperture assicurative.
Il meteo, d’altro canto, non è stato benevolo e ha condizionato in modo negativo l’andamento produttivo e di vendite (il caldo anomalo invernale non agevola certo le vendite del miele) degli ultimi 4 anni in tutta Italia. Già nel 2017, nel convegno tenutosi a Vasto, la AAPI ha voluto porre l’attenzione sul clima proponendo l’intervento del dott. B. Abis (Max-Planck-Institute for Meteorology – Germania) per avere una descrizione dei fenomeni in atto e dei possibili scenari futuri. Oggi a livello planetario il movimento di cui Greta Thunberg è testimonial sta rappresentando le reali preoccupazioni di parte sempre crescente della popolazione, in particolare delle giovani generazioni, sull’andamento climatico e sull’impatto che le attività umane hanno sugli equilibri naturali mondiali. Noi apicoltori tocchiamo con mano quotidianamente e da diverso tempo gli effetti di alcune delle criticità oggi denunciate a gran voce da molti e, con la vocina di un comparto considerato da sempre ‘minore’ abbiamo rappresentato più volte le problematiche ambientali e agricole che necessitano al più presto di una radicale revisione di approccio in termini di sostenibilità.
Mercato e Clima sono, al momento, due aspetti fortemente problematici che stanno condizionando l’andamento delle produzioni e la solidità economica di molte delle nostre aziende, prospettandoci un futuro, anche prossimo, tutt’altro che chiaro e roseo. Chi di noi ha le spalle larghe e su di esse lustri di attività ricorda anni, per alcuni aspetti ancor più bui di questi, dai quali siamo usciti rinnovati e certamente più forti.
Oggi, però, la nuova dimensione globale del sistema economico sembra osteggiarci in modo diverso, più pericoloso, e accompagnarci verso un futuro problematico e incerto, ma che non ci deve fermare: dopotutto nei 36 anni di vita associativa, di volta in volta in zone diverse d’Italia, abbiamo affrontato emergenze sempre nuove e problemi che sembravano montagne, ma che insieme abbiamo scalato e spesso vinto.
La nostra strategia, ormai consolidata, è quella di approcciare i problemi in primo luogo acquisendo le conoscenze necessarie a farcene un’idea chiara e precisa, andando a ricercare anche contributi innovativi a livello mondiale.
Quest’anno abbiamo pensato che sarebbe utile e opportuno analizzare alcune importanti questioni, prima fra tutte:
“I fiori non sono più quelli di una volta: effetti dei cambiamenti climatici sulla produzione di nettare”.
Con una serie di relazioni incentrate su questo tema vogliamo proseguire su un sentiero già intrapreso per meglio comprendere come il clima possa influenzare, in modo negativo o positivo, la produzione di nettare da parte delle piante.
Nei giorni di congresso vi sarà anche uno spazio all’interno del quale approfondire i sistemi di valorizzazione delle produzioni in un confronto tra diverse “esperienze di promozione del miele italiano”.
Valorizzazione e promozione del miele e degli altri prodotti dell’alveare sono, infatti, azioni indispensabili per remunerare equamente i grandi sforzi dell’impresa apistica. Fino ad oggi abbiamo lavorato per esaltare le peculiarità dei tantissimi mieli italiani e rivendicato l’alta qualità delle produzioni nazionali. Ricordiamo che l’Italia ha introdotto, per prima nell’Unione Europea, l’obbligo di scrivere in etichetta l’origine del prodotto: una grande forma di autotutela del miele italiano, traguardo raggiunto con lo sforzo comune di Unaapi-Aapi-Conapi, e che ha aperto la strada ad altri Paesi Membri (Francia e Portogallo) che proprio di questi tempi stanno proponendo disposizioni analoghe, nella speranza che questa istanza venga presto recepita in tutta la Comunità.
I giorni ‘della professionisti’ si distinguono soprattutto per l’elevato livello dei contenuti tecnici alla quale anche quest’anno viene dato ampio risalto con grandi novità; avremo, infatti, la presenza di due ospiti stranieri (Anicet Desrochers, canadese e Bernard Sauvager, francese) per trattare un argomento che vede l’Italia molto indietro: la selezione.
Non mancherà, poi, un confronto assieme ad Unaapi sulle politiche agricole, con i confezionatori sulle criticità del mercato e, come consuetudine il sabato, con i tecnici del mondo Unaapi su patologie apistiche e vecchi e nuovi nemici delle api.
La novità di quest’anno è che la giornata di mercoledì, solitamente a pagamento e riservata, sarà parte integrante del convegno stesso e sarà focalizzata su esperienze internazionali di selezione.
Gli sponsor, infine, colonna portante del nostro evento, saranno presenti con i loro tavoli di rappresentanza.
Anche quest’anno vogliamo facilitare l’accesso al convegno e la fruizione dei servizi offerti ad ogni socio AAPI; per questo motivo e nell’ottica di agevolare tutte le operazioni di registrazione, eseguite in modo impeccabile dalla nostra collaudata segreteria, chiediamo a tutti coloro che vogliano partecipare ai lavori di provvedere anticipatamente al versamento on-line della quota di iscrizione nei tempi previsti dal programma che invitiamo a leggere.
Al fine di fornire ai soci l’assistenza necessaria abbiamo attivato tre numeri di telefono: Filomena – 320 656 7268, Paola – 339 484 0290, Maria – 333 652 3095
Con l’augurio che il 2020 possa essere un anno di svolta
Vi porgiamo i nostri migliori saluti”
Il direttivo AAPI