Il mese di agosto è trascorso senza le violente ondate di calore che hanno contraddistinto l’estate 2019. Ciò ha portato sicuramente sollievo agli apicoltori grazie a minori notti insonni a causa di caldo e afa. Purtroppo il merito di questo abbassamento delle temperature massime e da ricondursi ad una maggior presenza di venti dai quadranti nord che hanno sì mantenuto un clima più sopportabile, ma al contempo hanno abbassato l’umidità atmosferica annullando la possibilità di raccolta di nettare e melata alle api.
Le intense precipitazioni avvenute a cavallo tra agosto e settembre risultano fondamentali per l’approvvigionamento idrico delle imminenti fioriture autunnali, in particolare edera e inula.
Produzioni
In seguito alla raccolta del miele di castagno, mediamente la produzione di monoflora migliore di questo 2020 sfortunato, non vi sono stati raccolti di rilievo. In quota la raccolta di melata di abete si è protratta per pochi giorni spesso mescolata al castagno e in pianura il girasole ha dato di più rispetto agli ultimi anni ma mai sopra il melario.
I raccolti estivi di erba medica, melata di metcalfa e girasole continuano a non rendere soprattutto per motivi climatici ma anche per motivi sanitari: è tempo infatti di effettuare i trattamenti contro la vorroa.
Nella seconda metà di agosto il perdurare della siccità, l’assenza di nettare e una notevole disomogeneità delle famiglie ha portato una forte intensificazione di fenomeni di saccheggio.
Oltre alle difficoltà nel visitare le famiglie il saccheggio potrà creare problemi di reinfestazioni nelle colonie trattate precocemente.
A tal proposito si raccomanda a tutti di controllare nelle settimane successive al trattamento la ripresa delle famiglie in modo da eliminare le orfane o le molto deboli già soggette o a rischio di saccheggio.
Si invita inoltre ad una maggior attenzione nel far visita alle famiglie evitando di: gocciolare miele, tenere troppo aperte gli alveari e le famiglie su troppi telaini.
Sempre per non stimolare fenomeni di saccheggio si deve prestare molta attenzione alle nutrizioni e alla loro somministrazione: meglio. Evitando di preparare sciroppi con residui di smielatura e posizionare i melari da ripulire pratiche molto rischise in periodo di saccheggio.
Situazione trattamenti e varroa
Gran parte degli apicoltori sta ultimando i trattamenti estivi (suggeriamo caldamente a coloro che non gli hanno ancora fatti di affrettarsi) e si comincia già, per chi è ricorso agli ingabbiamenti in luglio, a vedere quanto la varroa ha influito sul numero complessivo della popolazione dei singoli alveari. Non sono mancati, a causa di una interruzione importante del raccolto nel periodo immediatamente precedente all’ingabbio o per chi avesse infestazioni elevate di varroa, diminuzione numeriche di popolazione.
In queste circostanze, per chi ha fatto i monitoraggi dell’infestazione della varroa prima dei trattamenti le famiglie riscontrate con infestazioni elevate, cioè superiori al 5 percento, le riduzioni delle famiglie sono state estremamente importanti, tali da produrre spopolamenti da rendere necessario la riunione con altre.