Stato delle fioriture
Le temperature nettamente sopra la media e la quasi totale assenza di precipitazioni hanno spinto le bottinatrici ad uscire per cercare fonti alimentari. Le api sono spesso tornate con nettare e soprattutto polline anche se nella maggior parte dei casi il raccolto non ripagava lo sforzo impiegato per l’approvvigionamento.
E’ stato comunque un inverno con presenza di molte fioriture: il mandorlo giapponese, pianta ornamentale utilizzata nei giardini, ha fornito molto nettare nelle zone a ridosso delle città, mentre negli areali rurali mandorli, viburni, lonicere invernali, narcisi, crisantemi, salvie e primule fanno presagire un precoce inizio della prossima primavera.
Stato delle famiglie
Grandezza delle famiglie, presenza di scorte e assenza o meno di blocco naturale di covata, variano molto da zona a zona e sono dipesi principalmente da due fattori (oltre al clima): la presenza di scorte durante la seconda parte della stagione vegetativa e, ovviamente, il livello di infestazione da varroa.
Famiglie che hanno sofferto a causa della varroa o hanno avuto poche disponibilità nettarifere durante l’estate e in parte dell’autunno (costa, isole e alcune zone del senese, fiorentino), stentano ad entrare in blocco di covata. Al contrario famiglie che non hanno sofferto la fame ed hanno poi potuto ampliare le scorte con nettare autunnale (edera, inula) sono andate in blocco, seppur di breve durata, a novembre e/o a fine dicembre.
Alcuni apicoltori dell’areale fiorentino, dove anche le temperature anomale hanno ulteriormente inibito situazioni di blocco, hanno ingabbiato la regina per poter avere risultati di efficacia migliori attraverso sublimazioni di apibioxal.
Situazione sanitaria
La vorra è agevolata dalla presenza di covata e di conseguenza si teme che la presenza prolungata di covata in questo “caldo” inverno possa presagire livelli di infestazione elevati ad inizio primavera.