Situazione fioriture
melario16Dopo un inizio marzo, caratterizzato da temperature anche sotto i 10 gradi, il termometro è tornato a salire continuano a mancare le precipitazioni.
Le isole e le zone costiere pagano già caro per questa siccità che ormai si protrae dall’autunno. In queste zone le fioriture primaverili sono povere di nettare e se la stagione si manterrà con queste premesse sarà molto complesso accudire le famiglie. In collina la situazione è nettamente migliore, qualche pioggia c’è stata e, grazie all’alternanza di un clima caldo umido sono molte le fioriture da cui le api hanno potuto attingere: ciliegio in particolare.

Non manca il miele nei melari anche se le medie, nelle zone dove si è raccolto, non sono eccezionali anche grazie a un po’ di vento e a temperature notturne sui 6-9 gradi.
Entrando più nel dettaglio questa è la situazione delle più importanti fioriture del periodo.
Acacia:
l’acacia è alle porte, già si vedono i primi fiori sbocciati sulla costa e in ambiente urbano (Firenze, Sesto, Prato), in collina tra i 200-300 metri siamo ancora indietro e bisognerà aspettare ancora una qualche giorno, stima questa che può variare in base all’andamento climatico. Nonostante le poche precipitazioni con l’attuale salute delle famiglie e lo stato delle piante, ci sono tutti i presupposti per fare un discreto raccolto. Ricordiamo che potete monitorare l’andamento dell’acacia attraverso il portale Iphen.
Sulla: sulla costa le fioriture non sembrano buone, c’è maggiore ottimismo nell’empolese e a Volterra anche se le scarse precipitazioni non portano ottimismo.
Colza: buona fioritura nelle zone in cui è stata piantata ma rese scarse e spesso accompagnata da diserbi che hanno allontanato gli apicoltori dalla raccolta di questo miele.
Erica: in bassa quota è fiorita molto in anticipo con famiglie da poco uscite dall’inverno e quindi non in forze per salire a melario, meglio più in quota dove la fioritura è avvenuta nella seconda metà di marzo insieme ad altre importanti fioriture del periodo.
Frassino (orniello): abbondanti fioriture di frassino su tutta la regione, pianta importante per le scorte di polline.
Acero campestre: in partenza sulla costa e nelle zone calde interne.
Ciliegio: buona presenza del ciliegio nelle zone vocate, costituisce una buona percentuale nel millefiori fino ad ora raccolto.
Altre fioriture: abbondanti e varie fioriture spontanee, patrimonio floreale tipico di questo periodo primaverile. Clicca qui per l’elenco delle fioriture di aprile.

regina16Situazione delle famiglie
L’alternanza delle temperature e una fioritura graduale delle diverse specie hanno favorito una sciamatura meno intensa. Chi ha effettuato il bilanciamento, l’alleggerimento delle famiglie più forti e la rimozione degli abbozzi di cella reale in tempo utile non ha avuto particolari problemi di sciamatura. Le famiglie sono nel complesso molto numerose e, dopo un periodo in cui hanno rischiato la fame sono, nelle zone dove c’è raccolto , ben fornite di scorte.

Situazione sanitaria
Non mancano i mali di stagione nelle famiglie più deboli o uscite male dall’inverno: Nosema ceranae e qualche segnalazione di covata calcificata. La presenza di varroa appare alta, si teme che l’inverno mite abbia favorito l’acaro mantenendo alti i livelli di infestazione.