Situazione fioriture
Le medie produttive sull’acacia in Toscana si aggirano su un melario e mezzo – due melari.
Le migliori rese si registrano nelle zone di inizio vallata come il pistoiese in bassa collina, inizio vallata del Mugello e Valdarno superiore. In queste zone le rese medie sono state di 2 melari. Peggio nelle zone costiere e in bassa quota in prossimità delle città, in particolare Firenze, in queste aree i fiori sono iniziati a sbocciare a fine aprile ed hanno così incontrato il maltempo che ne ha abbattuto la produzione. Al momento si sta ancora raccogliendo sui 600 metri e anche gli apiari situati sulle pendici ad altezze più basse salgono e raccogliere.
E’ presto per fare una stima sul valore di mercato ma si ritiene che, nonostante ci sia stata una discreta produzione in tutte le regioni vocate, l’acacia non subirà una brusca diminuzione di prezzo.
Sta finendo la sulla con rese molto inferiori alla scorsa stagione e in alcuni casi sporcata da acacia e soprattutto lupinella che tende a scurire la limpidezza della sulla.
Il castagno sta mettendo i fiori (amenti) maschili, c’è un cauto ottimismo sullo stato di salute di castagneti che appaiono più sani delle scorse stagioni. Il cinipide è comunque sempre presente ed è difficile fare previsioni su quanto la sua attività parassitaria influirà sulle produzioni. Come per l’acacia è possibile vedere l’andamento delle fioriture del castagno attraverso il monitoraggio Iphen.
Situazione famiglie
Fiorito l’ailanto a Firenze, in partenza il tiglio ma non mancano episodi di saccheggio, occorre la massima attenzione durante le visite cercando di non sporcare arnie e tetti facendoci colare del miele. Le famiglie sono molto numerose e episodi di nidi intasati di miele a causa di sciamature o massicce importazioni di nettare sono terminati con la fine dell’acacia. Si riniziano a vedere celle reali ma la febbre sciamatoria risulta molto minore del periodo precedente all’acacia.
Situazione sanitaria / avversità
Continuano le segnalazioni di un alto livello di infestazione di varroa; gli acari sono ben visibili nei nidi e non mancano api con presenza di ali deformi. Ancora segnalazioni di furti di piccole quantità di famiglia: 3 arnie rubate a Figline valdarno (FI).