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Situazione climatica

Negli ultimi giorni di febbraio abbiamo assistito al perdurare della siccità e all’ innalzamento  delle temperature situazione che si è protratta fino a metà marzo. Le frequenti giorante di vento stanno aggravando questa situazione di mancanza di acqua. Qualche breve precipitazione è prevista per i prossimi giorni ma non sembra di entità tale da poter risolvere i problemi di penuria di acqua.

Situazione fioriture

In  tutta la regione sono ormai al termine le fioriture di noccioli, ontani e  mimose. Rosmarino e  bosso sulla costa sono ancora in fiore.

L’innalzamento della temperatura ha favorito molte fioriture: cominciano i fiorellini di campo come la calendula, il non ti scordar di me e  gli alberi da frutto.

Nel grossetano è fiorito il tarassaco e inizia il salice e  qualche ontano è ancora in fiore nelle zone più umide.

Nel fiorentino si segnalano le fioriture di calendula, ginestra (genere Forsythia) e prugnolo.  

Il Valdarno vede ancora qualche mandorlo in fiore e in linea generale la stagione appare in ritardo rispetto allo scorso anno.

Le colline fiorentine sono un po’ più avanti: i mandorli sono ormai a fine ma vi è una buona fioritura di peschi, alicocchi, prugnoli e fiori di campo (molte crocifere).

Situazione delle famiglie

Su tutto il territorio le api hanno iniziato a portare molto polline importante per garantire la ripresa della covata, mentre il raccolto  di nettare appare meno intenso. Alcuni apicoltori prevedono una sciamatura anticipata. Gli apiari sono in genere in salute ma non tutte le famiglie sono uscite bene dall’inverno; è  segnalato un grande lavoro di livellamento.

Chi ha eseguito a metà febbraio dei trattamenti (dopo il freddo molte famiglie si presentavano in blocco) in genere non ha rilevato una grossa caduta  ma come sempre ci sono alcune eccezioni. 

Sulla costa le famiglie sono in salute con medie di 4-5 telai di covata e picchi fino a 5-6 si vedono i primi maschi (un po’ in ritardo rispetto all’anno passato).

Nel fiorentino lo stato di salute è buono con rose di covata su 3-4 telai ma in alcuni casi, specie per apiari non nutriti durante l’inverno e con trattamenti sanitari fatti in ritardo, ci sono state perdite  fino al 40% degli alveari. In questa zona si vede la sporadica presenza di covata a maschio.

Anche nel senese, come per le isole e la costa, si sono osservati i primi fuchi della stagione.

Si ringrazia:

Gianni Alessandri, Paolo Betti, Paola Bidin, Marianna Dallai, Franca Franzioni, Duccio Pradella, Giuseppe Raffini, Angela Rovida, Andrea Terreni, Michele Valleri,